venerdì 18 marzo 2011

Occhio malocchio prezzemolo e finocchio!

Allora il punto è questo.
Se la scaramanzia è andata a farsi fottere mio figlio è destinato ad essere una persona fortunata e a confutare tutte le credenze popolari in fatto di gravidanza!
Perchè mio figlio alla faccia di tutti questi gatti neri che mi circondano nascerà!
Prima cosa si dice di non annunciare il lieto evento prima di un certo numero di settimane.
Bhè è facile se sei circondata da persone mute circondate a loro volta da persone cieche e sorde, se non hai un compagno che per mestiere si occupa di pubblicità e dei genitori che storditi dalla seconda gravidanza in tre mesi dalle due uniche figlie ormai parlano da soli, ma ad alta voce.
A questo si aggiunge anche un futuro psico-nonno (mio suocero) a cui l'erede in arrivo ha fatto saltare l'unico barlume di contatto con la realtà e che magari non ha divulgato la notizia (cosa su cui non giurerei), ma in compenso ti ha regalato due camiciole della fortuna il giorno dopo che hai fatto il test di gravidanza.
E qui veniamo al secondo punto.
Non regalare mai nulla prima dei 3 mesi.
Bhè mio figlio non ha nemmeno roba di settimane che già possiede due camiciole, dico due, della fortuna.
Che io non so nemmeno a cosa servono e il cui utilizzo ho dovuto cercare su google.
Terzo punto non ascoltare i racconti degli altri.
Ho appreso con grande isterismo storie su storie di interruzioni di gravidanza anche al 12esimo anno di età del bambino! Storie seguite da "ma no quella l'aveva detto subito..." (aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaah ce l'ho).. " si vabbè che c'entra..quella ha problemi in famiglia..anche la madre aveva avuto un'interruzione di gravidanza..." (aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaah ce l'ho!)..."ma no ma a quella il suocero aveva regalato una camiciola della fortuna..." (aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaah ce l'ho!) ..." ma no a quella il battito del bambino non si è sentito subito... partiva già male..." (aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaah ce l'ho!) e tutto questo in un'unica conversazione che è stata un susseguirsi di frasi che volevano la successiva recuperare la precedente ma che una dietro l'altra hanno fatto precipitare la situazione!
Quindi meglio confessare subito e sperare di essere graziata:
Si ho fatto il test di gravidanza con un solo giorno di ritardo.
Si ho fatto la prima eco che non si sentiva il battito (te credo era presto!)
Si il mondo lo sa e io ancora sono a poche settimane.
Si mia madre ha avuto aborti spontanei.
Si mio figlio ha già due camiciole della fortuna e Dio solo sa cos'altro ha comprato a mia insaputa lo psico-nonno.
Si mio figlio (fanculo al mondo) a novembre 2011 nascerà!
E ora se nell'etere c'è un'altra cazzo di mamma sfigata come me che passa o ha passato tutte le sue giornate in gravidanza a rammentare a suo figlio (che ancora nemmeno la sente e credo che non lo farà mai nemmeno a 18 anni!) che dobbiamo far vedere a questi menagrami chi siamo e nascere per imparare prima a fare il gesto dell'ombrello e poi a dire "mamma", vi prego che venga a rincuorarmi!
Perchè in una società civilizzata come la nostra ho bisogno di credere che anche facendo tutto quello che il decalogo della gravidanza a prova di jella vieta di fare, i nostri figli possano venire al mondo sani, forti e pure con un pò di sano culo!

mercoledì 16 marzo 2011

..che abbiano inizio le danze...

Il 7 marzo la tua mamma e il tuo papà hanno scoperto di aspettarti.
La mamma sapeva che un giorno di ritardo era troppo poco per fare il test ma ne ha comprati comunque due. Forse qualcosa le diceva che era giusto così.
Il giorno dopo hanno avuto la conferma dalle analisi del sangue.
Ieri ti hanno visto per la prima volta.
Sei un puntino minuscolo che si fa spazio piano piano. Ancora è presto per sentire il tuo battito.
Mamma e papà dovranno tornare martedì prossimo per sentire il tuo cuore che si fa strada nella vita.
Hanno appeso la prima "foto" in camera da letto.
A qualcuno ci vorrà tanta fantasia per capire come si guardano quelle ombre sfumate ma loro già ci vedono te.
Il tuo papà ha tirato fuori il suo proverbiale senso di responsabilità ed è una settimana che fa conti e si organizza perchè vuole che sia tutto perfetto per te.
La tua mamma piange di gioia (o di ormoni) ad ogni occasione che le si presenta e pensa che la gravidanza sarà anche una gioia ma finchè sei li, nella sua pancia nn potrà fare molto per proteggerti e non farti mancare nulla e allora spera che questi nove mesi passino velocemente.
Per adesso la tua mamma adora i baci che il tuo papà le da sulla pancia. La fanno stare tranquilla e la scaldano. Le vengono i brividini...
I tuoi genitori sono spaventati come tutte le coppie che aspettano il primo figlio, ma quando si fermano a pensare che stanno per ricevere un dono meraviglioso non c'è preoccupazione che tenga...

..cresci bene cucciolo mio...

giovedì 3 marzo 2011

Zelig, Leonard.

Troppo spesso ho fatto l'errore di preoccuparmi più di quello che traspariva all'esterno tralasciando quello che veramente volevo o pensavo.
Il problema è che questo compertamento è diventato quasi un riflesso incondizionato, mi viene naturale come camminare o andare in bicicletta. Ne consegue che smettere di andare in bicicletta è complicato. Perchè ogni volta che ti trovi su una bicicletta gli insegnamenti appresi nel corso di una vita si rifanno vivi e si ricomincia a pedalare.
E così la prima reazione è quella di inseguire il risultato dell'azione e non di liberarla così come viene.
E' come se piano piano avessi smesso di guardarmi dentro e di capire davvero chi sono.
Così contemporaneamente mi sono svuotata.
Tutto questo affanno per farmi accettare dal mondo per arrivare ad un certo punto a capire che se gli altri non mi trovano interessante non è perchè sono loro superficiali ma perchè io non ho nulla da dire.
Mi sento sempre di più come quel personaggio di Woody Allen vittima di una malattia che lo porta a trasformarsi a seconda del contesto in cui si trova.  Non ha una personalità ma finisce con essere l'immagine proiettata di chi ha di fronte.
La prima e unica volta che ho visto questo film ero una ragazzetta. Non ricordo nemmeno tutta la trama, ma questo "camaleontismo" mi è rimasto così impresso nella mente.
Forse già intuivo il pericolo.
Avevo sentore di essere portatrice insana di "zelighismo" e invece di scappare a gambe levate ho seguito la mia inclinazione a mutare il colore della mia pelle...


 "A differenza delle credenze popolari, però, il fine del mutamento di tonalità non è la mimetizzazione, ma la manifestazione di determinate condizioni fisiche o fisiologiche, o di stati emozionali come la paura."



O come l'insicurezza aggiungerei io.